L’uscita de “le pulci nell’orecchio”, nuova collana ad opera del rodato sodalizio tra Fabian Negrin e Orecchio acerbo, ci offre la possibilità di riscoprire alcuni racconti di autori del passato – in questo caso Matilde Serao, William Saroyan e D.H. Lawrence – che hanno i bambini come protagonisti e dà l’avvio alla coraggiosa impresa di costruire una preziosa biblioteca di racconti d’infanzia.
De Mauro e Don Milani
Nell’intervista con Francesco Erbani (La cultura degli italiani, Laterza 2004) così De Mauro considerava don Lorenzo Milani e la sua scuola.
Ogni luogo contiene il pianeta
Sul vocabolario Treccani leggiamo che il sostantivo “ambiente” deriva dal latino “ambiens ambientis” participio presente di “ambire”, che significa “andare intorno, circondare”. Insomma, l’ambiente è ciò che ci circonda. Ma quanto da vicino ci circonda? Cosa abbiamo in mente, quando parliamo di ambiente? Il globo terracqueo, oppure l’angolo di mondo su cui gettiamo il nostro […]
L’omaggio di Maresco a Letizia Battaglia
I curatori della bella mostra di Letizia Battaglia al Maxxi di Roma (che riprende quella ai Cantieri culturali della Zisa di Palermo) hanno avuto la bella idea di creare per l’occasione un incontro che, per bizzarri motivi, era stato finora mancato: quello tra la fotografa e il regista Franco Maresco. Ne è venuto fuori un film-intervista […]
Il “secolo cristiano” del Giappone
Due film che si è potuto vedere di recente sono ambientati in Giappone nel periodo in cui l’Occidente era arrivato finalmente nella lontana e mitica isola di Cipango e aveva avviato quello che viene definito il suo “secolo cristiano” (1543-1639), iniziato con grandi successi e conversioni per poi concludersi con il tragico epilogo della serie di martiri cristiani e la cacciata di tutti gli europei.
La poesia: Ultimo giorno di scuola
Paolo Lanaro (Schio 1948) racconta momenti di una vita concreta, immediata, ma in ogni momento c’è qualcosa, dentro o alle spalle, che si nasconde e bensì rivela, allo stesso tempo, precarietà e sete di assoluto, rinvia ad altro di grande e misterioso.
USA: come affrontare la nuova destra
Non male come settimana, eh? Grazie, popolo americano! Ah, io c’ero… Cercavo di scegliere il tema del mio post sul blog, da un elenco che comprendeva: a) la celebrazione della sconfitta deliziosamente umiliante del disegno di legge Trump-Ryan per l’abrogazione dell’ACA-Obamacare;
L’Africa nel nostro futuro
La recente denuncia, a Ventimiglia, di tre cittadini francesi colpevoli, secondo l’ordinanza voluta dal sindaco Enrico Iaculano, di “aver dato da mangiare” a dei migranti ci mette di fronte a una serie di interrogativi urgenti e profondi.
Le relazioni pericolose tra Putin e il terrorismo
Anche il freddo, calcolatore, abile e potente Vladimir Putin ha, come Macbeth, un Banquo che lo perseguita fin da quando si affacciò per la prima volta al portone del Cremlino. Quell’ombra è l’islamismo radicale e bombarolo, che non ha mai smesso di turbare le notti dell’ultimo zar di tutte le Russie.
L’involuzione francese
In Europa è tempo di elezioni e selezioni. L’Europa come si sa non fa ancora squadra, ma le varie scadenze elettorali funzionano come un campionato: qualcuno ha già festeggiato l’Olanda campione d’inverno avvertendo che erano solo quarti di finale, in attesa delle semifinali francesi di maggio e della finalissima d’autunno in Germania…
Portogallo: vitalità e contraddizioni
Il Portogallo è decisamente tornato di moda. Un po’ dappertutto sulla stampa europea spuntano articoli sull’attuale esperimento di governo portoghese, passato agli onori della cronaca con il nome di gerigonça (letteralmente “marchingegno sconnesso”), che nelle parole dell’opinionista Vasco Pulido Valente, dopo le elezioni del 2015, servì a definire la coalizione post-elettorale formatasi a sostegno del socialista António Costa.
Due ricordi
Sociologo, allievo e collaboratore in Germania di Habermas, analista serissimo della società e del sistema politico italiani, autore di saggi importanti e duraturi (Il sogno del buon governo, 1992 e 2011, Il futuro delle politiche pubbliche, Italia sperduta…) e studioso attento della questione meridionale e dei suoi aggiornamenti, il nostro amico e collaboratore Carlo Donolo (La Spezia 1938) è morto a Roma lo scorso 6 aprile.
Kaurismaki: c’è speranza per l’Europa?
“Se la pigrizia me lo permetterà, voglio concludere la mia trilogia sugli immigrati con una commedia”: l’ha detto Aki Kaurismaki presentando L’altro volto della speranza, secondo capitolo sul tema dopo Miracolo a Le Havre.
Fare politica ad Atene
Giorgio Agamben ha sostenuto che la vicenda greca testimonia irrevocabilmente l’esigenza di cambiare il modo in cui intendiamo la politica. L’impossibilità della politica come l’abbiamo sempre intesa si dà nel momento in cui la politica è gestita attraverso il paradigma della sicurezza e della “crisi”, come ricatto permanente.
Minori non accompagnati e donne migranti
Lo scorso febbraio l’Unicef ha pubblicato un rapporto sul viaggio dei minori non accompagnati sulla rotta del mediterraneo centrale, l’attraversata del Sahara e del Mediterraneo passando per la Libia.
Cinquant’anni dopo, i disabili
Alla fine del 1966, a Fermo, nelle Marche, tredici persone disabili e un giovane sacerdote, Franco Monterubbianesi, avviano un’esperienza di vita in comune all’interno di una villa abbandonata e fondando la comunità di Capodarco.
Troppa sanità, troppe differenze
Cosa fa male alla salute? Gli stili di vita considerati a rischio (cattiva alimentazione, fumo di tabacco, scarsa attività fisica etc.), ma anche la povertà, il disagio sociale, la scarsa istruzione e, in alcuni casi, il luogo dove si nasce.
Che fine ha fatto la medicina sociale
“…Che cosa è questa Medicina sociale o politica? È un connubio felice della igiene e della clinica; trova il suo materiale di studio negli ospedali e nelle officine, fra i lavoratori dei boschi e dei campi; fra i lavoratori delle miniere e del mare; fra i lavoratori del braccio e del pensiero;
Le mie università
(…) Io so a memoria la miseria, e la miseria è il copione della vera comicità. Non si può far ridere, se non si conoscono bene il dolore, la fame, il freddo, l’amore senza speranza, la disperazione della solitudine di certe squallide camerette ammobiliate, alla fine di una recita in un teatrucolo di provincia;
Il film per ragionare
(…) Sono un realizzatore di film, non un esteta, e non credo che saprei indicare con assoluta precisione che cosa sia il realismo. Posso dire, però, come io lo sento, qual è l’idea che me ne son fatta. Forse qualcuno potrebbe dire meglio di me.