Nell’introduzione di The Surreptitious speech. Présence Africaine and the politics of the otherness pubblicato nel 1992, lo scrittore e filosofo congolese Valentin-Yves Mudimbe, pur non risparmiandosi nel rilevare i limiti di quell’esperienza, scrive, con lapidaria capacità di sintesi, che la rivista Présence Africaine è stata, al contempo, un manifesto e un programma e che ha […]
POESIA. IMMAGINARE LA PACE
Immaginare la pace non solo come “assenza di guerra” ma come fonte di “energia più intensa della guerra”, metterla in campo come presenza attiva, è motivo ricorrente nell’opera di Denise Levertov, in opposizione alla più diffusa e consueta “immaginazione del disastro” dominante nel linguaggio tetro dei giornali e notiziari di guerra. Di fronte agli “sporchi/ […]
Filologia e liberazione
Con il libro Critica dell’inespresso. Letteratura e inconscio sociale edito da Quodlibet nel 2023, Marco Gatto torna a delineare uno dei punti chiave di una teoria e di una prassi critica ispirata a principi dialettici e marxisti, sulla scia di molte ricerche precedenti. L’ipotesi fondante del testo è che quando si parla di invisibile e […]
Nessun mortale ha visto il mio volto senza maschera
Con coraggio e competenza l’editore Tamu di Napoli pubblica Tutte le ore e nessuna di Aslı Erdoğan. Annoverata tra le voci più importanti della letteratura turca contemporanea, Aslı Erdoğan è vittima di una persecuzione politica e giudiziaria che condivide con altri e altre intellettuali connazionali. Incarcerata nel 2016 con l’accusa di terrorismo e propaganda anti-governativa, […]
Memoria e lingua fra Argentina e Italia. La storia di Adelaida Gigli
In più occasioni ho sentito definire Adelaida (Nutrimenti, 2024) come una biografia. Ovviamente lo è, ma è anche un libro con tanti libri dentro. Racconta la storia di Adelaida Gigli (1927-2010), artista e intellettuale argentina nata in Italia, libera e anticonformista; racconta il suo doppio esilio: prima scappando, ancora bambina, con la famiglia dall’Italia fascista; […]
Come se la Storia si fosse bloccata. Su “L’orizzonte degli eventi”
La pandemia, la gestione politica per contenerne la diffusione, la reazione che ha determinato nelle persone: miscelati insieme, questi tre fattori hanno costituito uno straordinario reagente capace di rivelare, con un’istantaneità che ha lasciato tutti storditi, il paesaggio politico e culturale che già da diversi anni avevamo intorno e che sembravamo incapaci di riconoscere: da […]
Una cultura anzitutto “nostra”: sperimentazione didattica nella scuola delle 150 ore
Nel 1973, con l’art. 28 del Ccnl Metalmeccanici, venne riconosciuto ai lavoratori e alle lavoratrici il diritto a permessi retribuiti per frequentare, presso istituti pubblici o legalmente riconosciuti, corsi di studio al fine di migliorare la propria cultura. La conquista di questo monte ore retribuito, noto come “150 ore”, fu utilizzato soprattutto per ottenere il […]
Non c’è gara!
La palestra popolare Gino Milli (PPGM) si trova in una zona popolare del quartiere San Donato di Bologna. Lo spazio è animato da persone che provengono in buona parte dai percorsi delle associazioni (Il Grinta, Leib) e dei gruppi sportivi (Pallavolo Gino Milli) che hanno ridato vita alla palestra dopo un lungo periodo di chiusura, […]
Le culture popolari del PCI
L’associazione Casa Gramsci nasce da militanti del vecchio Partito Comunista. L’abbiamo chiamata così perché Gramsci era il nome della sezione che avevamo costruito qui nel 1965 e perché la cultura gramsciana era e rimane la nostra cultura di riferimento. Siamo a Campoleone, nel territorio del comune di Lanuvio, una cittadina di circa 13.000 abitanti al […]
Il moplen e la cultura popolare
Il Polipropilene isotattico, creato dal chimico Giulio Natta – che ricevette nel 1963 il Nobel per le sue ricerche sulle tecnologie dei polimeri – fu messo in produzione industriale da due aziende controllate dalla Montecatini. In un piccolo paese contadino del centro Italia arrivò sotto forma di meraviglia: il venditore ambulante che portava nel mercato […]
SERVIRE AL POPOLO
Siamo sommerse e sommersi da una marea nera. Le ricorrenti vittorie elettorali di formazioni politiche che riattualizzano l’eredità del fascismo europeo sono solo la punta dell’iceberg. Sotto il pelo dell’acqua c’è un complesso e più ambiguo processo politico e culturale che articola il suo progetto reazionario in nome del popolo, ponendosi come suo difensore dall’assalto […]
MOVING SCULPTURE
La storia che riportiamo integralmente in questo numero, Moving Sculpture, è stata realizzata nel 2017 per la rivista “Franky” e pubblicata dall’editore Les Requins Marteaux. È una delle tante testimonianze circa il metodo di lavoro di Sammy Stein, che procede per storie brevi, legate alla creazione o a collaborazioni con riviste, a residenze d’artista, a […]
Visioni della fantascienza nel fumetto contemporaneo
Penso sia proprio la direzione del visivo contemporaneo, nato dalla sovraesposizione a realtà virtuali, voler creare mescolanze inusuali tra generi, con l’esigenza di dare vita non solo a storie, ma a luoghi, e spesso a rifugi o a labirinti. Realtà pulsanti di vita propria, universi apparentemente futuribili o semplicemente esplorazione di territori “altri”. Un congegno […]
Philip K. Dick, un visionario fra i ciarlatani
Il poeta Sergio Solmi, nella prefazione dell’antologia Le Meraviglie del possibile (Einaudi, 1959) curata con Carlo Fruttero, si chiedeva se fosse corretto giudicare la fantascienza con i criteri della letteratura ordinaria e osservava che fin dalle origini essa aveva preso in prestito situazioni, effetti e intrecci dei romanzi d’avventura e polizieschi, così come i temi […]
Becoming: corpi e altre contaminazioni nella fantascienza
Nel corso degli ultimi anni mi era capitato di avventurarmi in territori legati al fantastico e al “realismo aumentato” ma ho scoperto davvero la fantascienza traducendo Le visionarie, un’antologia di racconti curata da Jeff e Ann Vandermeer (Nero, 2018) e Cthulhucene. Sopravvivere su un pianeta infetto di Donna Haraway (Nero, 2019). Quest’ultimo libro, che usa […]
Castelli in aria. Utopia e antiutopia nella prima fantascienza
“Il compito più importante che ci aspetta in questo momento è di costruire castelli in aria. Non dobbiamo avere paura […] che il nostro lavoro vada perduto”. Queste parole concludono La storia dell’utopia di Lewis Mumford, pubblicato nel 1922 e, perciò, libro centenario che s’incontra e scontra con le tragedie immani della guerra e la […]
Sisters of revolution. Perché la migliore fantascienza è femminile (e femminista)
La fantascienza delle donne (anzi, la fantascienza tout court) nasce «in una tetra notte novembrina», quando la Creatura alza lo sguardo su Victor Frankenstein, il padre che l’ha generata e, in un solo istante, rinnegata; gli dà, invece, intelligenza e libero arbitrio (e mai la definisce ‘mostro’) Mary Shelley (alla nascita Mary Wollstonecraft Godwin), autrice […]
What if….La fantascienza speculativa
La fantascienza ha fallito, perché abbiamo superato il 2020 e ancora non abbiamo le macchine volanti. Per un genere che si interessa della previsione del futuro, basta questo a dimostrare come leggerla, guardarla, scriverla sia ormai inutile. La fantascienza è morta. Questa è una delle tesi più comuni che capita di sentire quando chi parla […]
Dilemmi (da Summa Technologiae)
1 Questo sarà un discorso sul futuro. Ma discutere delle rose future non è un’occupazione quantomeno inopportuna per chi si è smarrito nelle selve a elevata infiammabilità del nostro presente? E studiare le spine di quelle rose, investigare sui problemi dei pronipoti dei nostri pronipoti, quando non riusciamo a cavarcela col sovraccarico di quelli di […]
Summa technologiae: le meraviglie del possibile nell’opera di Stanislaw Lem
Non abbiamo bisogno di altri mondi, ma di specchi … siamo arrivati qui così come siamo realmente, e quando l’altra faccia, la parte che manteniamo segreta, si mostra com’è veramente … non riusciamo ad andarci d’accordo. Stanislaw Lem, Solaris 1961 “Questo sarà un discorso sul futuro”, inizia così una delle più celebri opere di […]