Relazione introduttiva al convegno Liberarsi dalla necessità del carcere, Parma, 30 novembre 1984. Il quotidiano “realismo”, l’intellettuale miopia vorranno indicare come utopia il percorso, già avviato, cui anche con questo convegno vogliamo dare ulteriore forza e pratica.Converrà rispondere con un’operatività concreta che abbiamo imparato nella lotta contro altre istituzioni totali. E tuttavia, se umanesimo volesse […]
Per Franco Rotelli
“E come fu? Fu che fummo indotti a non essere cinici. Fu che nell’unità di un luogo e di un tempo condiviso, non ci fu che scambiare le nostre storie. Non c’era altro da fare che farlo. Fu la porta aperta a fare tutto. Il resto venne”. Così Franco Rotelli da Trieste. Bisognava non essere […]
Dal momento che esiste, resiste
Abbiamo chiesto ad Emanuela Cocever di introdurre la parte conclusiva di un dialogo attorno al rapporto fra psicoanalisi, pedagogia e libertà fra Andrea Canevaro, voce importantissima della pedagogia italiana recentemente scomparsa, e Giancarlo Rigon, neuropsichiatra e psicoanalista. Il brano, tratto da un libro da lei stessa curato trent’anni fa (Psicoterapia e prospettive educative. Un incontro […]
Obbedienza e altre forme di cecità
«Non è il bambino che diviene adulto, è il divenire-bambino a creare una gioventù universale. […] È il divenire stesso che è bambino.»Gilles Deleuze e Félix GuattariMille piani. Capitalismo e schizofrenia «Eppure l’immaginazione riceve così poca attenzione.»bell hooksInsegnare il pensiero critico Devo a un amico attento la scoperta di una ‘piccola conferenza’ tenuta il 16 […]
Contro la cultura di massa e i suoi neopedagogisti
Né il liberalismo né il socialismo possono garantire la democrazia, ma per Christopher Lasch non è affatto scontato nemmeno che la società di massa sia democratica. Al contrario, per lo storico statunitense l’idea di un’educazione capace di affrancare gli individui dai loro contesti familiari, tradizionali e dalle loro radici per poter raggiungere la libertà politica […]
Perché rileggere “Dalla parte delle bambine”
Sono passati esattamente cinquant’anni dall’uscita di Dalla parte delle bambine, il libro più conosciuto di Elena Gianini Belotti, morta il 24 dicembre scorso a 93 anni. Una doppia occasione che ci ha spinto a rileggerlo e a discuterne, cercando di capire che cosa significhi essere dalla parte delle bambine oggi, ovvero che ruolo abbia, o […]
Ridestare gli spettri esclusi dal regno. La pedagogia della rivoluzione di Asja Lācis
Descrivere l’attività di Asja Lācis (1891-1979) elencando tutti i fronti del suo impegno non può che generare una sensazione d’insoddisfazione. Rivoluzionaria, regista, drammaturga, attrice, teorica del teatro e della rivoluzione, pedagogista e maestra, femminista: Lācis è stata tutte queste figure contemporaneamente e una simile lista di etichette rischia di frantumare un’esperienza di lotta potente e […]
INFANZIA E SOVVERSIONE
Quando metti accanto “infanzia” e “sovversione” si produce un cortocircuito illuminante. Attendiamo il nuovo dall’infanzia, è vero, ma essa ci sembra debole, inerme, affidata. Può essere ai nostri occhi – come ci ha mostrato spesso il cinema e qualche volta la letteratura – malvagia, demoniaca, spaventosa o rivelatrice ma mai politica, mai così forte in […]
Cancellato!
Traduzione di Paola Splendore La cancel culture, a volte anche detta call-out culture (cultura della discriminazione), imperversa in questi giorni, soprattutto tra i giovani – in particolare i giovani bianchi, che (ancora una volta) si sono appropriati dell’espressione dalla comunità nera. Ma procediamo con calma e, come si dice, cerchiamo di fare un po’ di […]
Raccontare e capire l’Africa
Solomon Linda, sudafricano classe 1920, analfabeta, a diciannove anni compone e incide un canto tradizionale della sua etnia zulu Mbube (leone), il coro degli Evening birds lo accompagna con la frase “uyinbube” (tu sei il leone). Linda ottiene 10 scellini come tassa di incisione – e nessun diritto d’autore – dalla Gallo Record Company. Il disco vende 100mila copie.
La fatica, la morte, la malattia
Dio, essi dicono, in un primo momento creò gli uomini in modo che non avessero bisogno di lavorare, e gli uomini non avevano bisogno né di case, né di abiti, né di cibo, e vivevano tutti fino a cento anni e non conoscevano alcuna malattia.
Un perdente
Avrò avuto dodici anni, forse tredici. Era estate, ero in vacanza all’isola d’Elba con la mia famiglia e un paio di famiglie di amici.
Meglio che qua
Yuri è intelligente e in gamba, guarda negli occhi segue e compila, è pure sornione, ha le occhiaie e mentre faccio l’appello devo soffermarmi un attimo in più.
Come sopravvivere a Rio de Janeiro
A Jacarezinho c’è la guerra ma Juliana non ha intenzione di rinunciare alla festa del suo trentasettesimo compleanno.
Delitto a Scandicci
“Al numero 9 c’è uno che ha fatto fuori la moglie, poi s’è tagliato le vene”. L’uomo col cappuccio in testa, vestito da jogging, non mi degna di uno sguardo mentre butta là queste parole: sono probabilmente uno dei tanti che nell’ultima mezz’ora gli ha chiesto “Ma cos’è successo? Perché la strada è chiusa?”
Messico, una candidata india
Una ragazzina di 13 anni vende semi di zucca a Ciudad Guzmán, Jalisco. È la terza di undici fratelli. A casa sua, nella comunità nahua di Tuxpan, a un’ora di camion, ci sono le tortillas, ma non c’è niente da metterci dentro.
Un cimitero in Tunisia
A Zarzis, in Tunisia, a pochi chilometri dalla Libia, c’è un cimitero. Se così lo si può chiamare. È un cimitero di cui, se solo si trovassero tutti i possibili candidati ad abitarlo, si parlerebbe moltissimo. Se ne discuterebbe ovunque perché non ci sarebbe già più spazio per tenere i corpi di tutti quelli che gli sono destinati.
A Gricignano si spara agli immigrati
Mi incontro con Nicola Alfiero alla stazione di Aversa, parlare con lui è come parlare con un pezzo di storia del territorio, storia che passa per gli ultimi, per i i ribelli, per gli abusivi. Ecco infatti come risponde al mio scherzo “Nicò ti sto registrando.. tutto quello che dirai potrà essere utilizzato contro di […]
Il Vichingo
Luigi Marchetti, detto il Vichingo era una figura storica del quartiere di Trastevere. Occhi azzurri, capelli bianchi incolti, canottiera quasi tutti i giorni, era una delle ultime schegge del popolo di Roma. Gianni Di Gregorio, regista, lo ha frequentato per tutta la vita. Il mio primo ricordo del Vichingo è un bambino in mutande nel […]
Le parole necessarie
L’Ospedale Sant’Orsola alle otto del mattino prende vita. Se entri dando le spalle a Porta San Vitale, c’è un camminamento lungo i vialetti assolati di un giorno di primavera, e c’è gente che sfreccia in bicicletta, vedi auto sorpassate da scooter, medici in camice e adrenalinici infermieri che si affrettano, matti che parlano da soli, perché sono attirati da luoghi come questo.