Quando iniziò la guerra in Jugoslavia, con la secessione della Slovenia dalla Repubblica Socialista Federale di Jugoslavia a fine giugno del 1991, il movimento pacifista veniva da dieci anni di lotte e mobilitazioni contro il riarmo nucleare e la militarizzazione del territorio.
Quando ci si avvicina troppo si capisce meno
“Avvicinandosi troppo, si rischia di perdere il senso del generale”. Può non piacere sentirselo dire (a me non piacque), ma è così. Eppure avvicinarsi è fondamentale per un giornalista.
La guerra in Bosnia nello sguardo di Luca Rastello
Quando suonò il telefono di casa quella sera di dicembre del 1992, Luca Rastello non poteva immaginare che stava per immergersi in un’avventura che avrebbe accompagnato alcuni anni della vita sua e della sua famiglia. A quell’epoca aveva 31 anni e dirigeva “Narcomafie”, mensile del Gruppo Abele.
Il Grande Fratello sulla rotta balcanica
L’immagine più efficace per visualizzare la rotta balcanica è quella di un torrente alpino, che sgorga da più sorgenti, che presto si fondono in un unico impetuoso flusso che precipita con fragore a valle. Dove si schianta contro una decine di dighe, costruite apposta per frenarne l’impeto.
I Balcani occidentali, ancora sulla soglia
“Il futuro dei Balcani è all’interno dell’Ue”. Era il giugno 2003 quando, al termine di uno storico vertice dell’Unione Europea tenuto a Salonicco, i rappresentanti dei paesi membri facevano una promessa solenne a quelli dei Balcani occidentali, reiterata poi come un mantra negli anni successivi: vi sosterremo nel processo di integrazione, perché senza di voi la costruzione della casa comune europea non è completa.
Un’onda verde, trent’anni dopo
Trent’anni dopo la dissoluzione dell’ex Jugoslavia, qual è lo stato dei movimenti sociali nel territorio che ora viene chiamato dei Balcani Occidentali?