È difficile trovare un equilibrio tra il pessimismo della ragione e l’ottimismo della volontà quando ragioniamo di salute mentale, quando discutiamo dello scenario attuale. Lo è per molte ragioni, in primo luogo perché non è semplice scegliere il punto di vista e il luogo dal quale raccontare le cose. A che punto siamo, viene da […]
Dopo Fachinelli
È il 28 novembre 1969, frequento l’ultimo anno del liceo “Pico della Mirandola, a Mirandola, siamo alla prima ora. Dalla piazza antistante la scuola un centinaio di studenti dell’ITI scandisce slogan per invitarci a unirci a loro, sfidandoci a mostrare che non siamo borghesi. L’insegnante passa in secondo piano, alcuni di noi si guardano, si […]
La straordinaria era di Giovanni Bollea
“Il momento cruciale è quando si comincia ad intravedere la via su cui condurre il paziente. Quando mi portano un bambino […], io non so mai qual è la prima domanda che gli farò. Lo guardo, lo saluto, magari gli faccio fare un momento di ginnastica e poi mi viene in mente la prima domanda; […]
Marco Lombardo-Radice, ieri e oggi
Era una fredda mattina di inverno di molti anni fa quando mi recai, insieme alle psicologhe che seguivano il caso, al reparto psichiatrico per adolescenti della II cattedra di Neuropsichiatria infantile dell’università di Roma per incontrare Marco Lombardo Radice. Alberto, utente del Servizio di Igiene Mentale Infanzia di Terni di cui ero responsabile, veniva dimesso […]
Raccoglitori nella segale
Ho avuto 35 anni per condividere un viaggio faticoso e fantastico fra storie di vita fatte di paure e sofferenza, fra momenti di crescita ricchi di vuoti e di sogni, fra insicurezze e messe in gioco per attivare un ascolto a chi per una fase importante della propria vita era stato invisibile! E ora ho […]
La bambina che aveva paura del vento
Le storie, quelle dei bambini, dei piccoli pazienti, mi capita di raccontarle spesso. Per me è come giocare al gioco del mondo. Tanti cerchi disegnati col gessetto sull’asfalto di strade d’infanzia. In ogni cerchio un nome, un continente o una città o un paese, indifferentemente, come i bambini fanno nel costruire le loro geografie. Da […]
Processo alla scuola
Intanto, ringrazio il professor Armellini per le sue parole. Io insegno in un liceo nel quale Armellini è stato più volte ospite gradito: a dimostrazione di come, al di là del muro della rappresentazione, la scuola abbia un reticolo di relazioni e di interscambi molto più ampio di quanto non appaia. E proprio sul tema […]
Chi ha paura dell’infanzia
Il concetto e gli esseri umani Forse la politica, le istituzioni, noi tutti società adulta non abbiamo paura “dell’infanzia”. L’infanzia è un concetto universale e astratto, e solitamente i concetti astratti non fanno paura. In più la parola “infanzia” allude a una mancanza: il non saper (ancora) parlare. Indica che cosa manca ai bambini e […]
Che fine ha fatto la relazione educativa
Scrive Flaiano: “Tutto quello che non so, l’ho imparato a scuola”e questo è probabilmente vero per la maggior parte di noi. La percezione che gli anni della formazione scolastica siano un tempo di vita in cui si è ingiustamente sottratti alle esperienze che il mondo reale ha da offrirci, è ormai diffusa tra studenti e […]
Il pilota di Hiroshima
Ripubblicato dalle edizioni di Linea d’ombra nel 1992 e uscito per la prima volta in Italia da Einaudi nel 1962 a un anno di distanza dal suo diario di Hiroshima (Essere o non essere), La coscienza al bando, il libro che raccoglie il carteggio tra il filosofo austriaco Günther Anders e Claude Eatherly, uno dei […]
La guerra e la scuola
(…) Eravamo come sempre insieme quando un amico ci portò il ritaglio di un giornale. Si presentava come un “Comunicato dei cappellani militari in congedo della regione toscana”. Più tardi abbiamo saputo che già questa dizione è scorretta. Solo 2 di essi erano presenti alla riunione su un totale di 120. non ho potuto appurare […]
Passeggiata primaverile…
Uno corre da me perdendo sangue dal naso e invocando giustizia contro un compagno, mentre Atlante sereno regge questa primizia del mondo: acque, terre, soldati, più bambini quattordici. Poi l’atomica esplode sollevando sabbia nel marzo trasparente e mette zitti gli ultimi spari partiti dalle linee dei Rossi o degli Azzurri. E i miei quattordici alunni […]
Una guerra a bassa intensità contro i Rom
Arsi vivi, investiti, folgorati, affogati, assiderati, morti in culla, sono quasi cento i bambini rom che negli ultimi 25 anni hanno perso la vita nel nostro paese in circostanze tragiche, inaccettabili. Qualcuno ucciso per errore come Denis Hrustic, 5 anni, morto a Milano nel maggio 1989 investito da un autobus mentre lavava vetri al semaforo […]
Social network qui e là
I giorni di tormento e rivolta in Nord-Africa hanno portato alla ribalta il tema dell’incidenza del web nel supportare, spingere, canalizzare movimenti di massa. Popoli che scendono in piazza, si ribellano, manifestano il loro esserci usando la rete. Politici e testate giornalistiche soprattutto, ma anche opinionisti digitali entusiasti propugnatori dell’eldorado del web, hanno subito cavalcato […]
Guerra e pace 2011. Opinioni e proposte
La rivoluzione democratica nel Maghreb e nel Mashrek di questi mesi è stata per molti un fatto inaspettato. Da una parte gli effetti positivi della globalizzazione, che ha permesso – grazie alle tv, ad internet e ai social network – una maggiore comunicazione e capacità di mobilitazione sociale; e dall’altra gli effetti negativi della crisi […]
Radici
Insegnare l’italiano ai migranti partendo dalla storia del proprio viaggio, questo – mi aveva spiegato Marco Carsetti – era il metodo di Asinitas.
Una scuola italiana
E’ il racconto di un’esperienza di naturale integrazione tra bambini e tra adulti in una scuola pubblica della periferia romana, a Tor Pignattara, quartiere reso squallido dall’incuria perenne in cui è immersa questa città, dal retro del Panteon all’anello dei rioni cresciuti – negli anni del fascismo e in quelli più recenti – senza un […]
Tutto da rifare?
A questo punto dovrebbe essere chiaro. La quadratura del cerchio non si può trovare.
Il racconto dei mal sincronizzati
Pietro di Daniele Gaglianone è uno dei film meno visti e più belli tra le produzioni italiane degli ultimi mesi.
Autobiografia della mia infanzia
Che c’è quel momento in cui uno inizia a andare in giro da solo, anche se in zone ristrette, e a Guzzano, essendo questa piccola frazione sull’Appennino bolognese, la prima zona di mia indipendenza è stata l’aia davanti a casa, mentre a Modena secondo me la mia prima zona di indipendenza devono essere state le scale interne del mio palazzone, e anche con Ghetti i primi incontri erano sulle scale, anche se poi sulle scale mi ricordo molto anche di mia sorella, che avendo quattro anni e mezzo esatti meno di me, se per esempio mia sorella avesse avuto anche soltanto tre anni, e me l’avessero affibbiata per le scale da portarmela un po’ dietro, io quindi dovevo avere già più di sette anni, e devo anche dire che situare esattamente certi ricordi in relazione alla mia età è abbastanza difficile se non ci sono delle circostanze esterne precise che avevano una loro scadenza.