Descrizione
C’è chi non sa dove andare e sta correndo per andarci subito
Il motto di questo numero è di Tonino Guerra e sembra descrivere la situazione di molti e molte in questi mesi incerti. È necessario però ragionare lucidamente e collettivamente e ricominciare a sperimentare e praticare l’alternativa. MIMMO PERROTTA invita i movimenti sociali a una discussione necessaria e troppo a lungo rimandata su temi oggi decisivi, come quelli della salute e della cura. Chi sa dove andare sono invece i No Tav, che continuano tenacemente a opporsi a un’opera inutile e dannosa, come mostrano le mobilitazioni delle ultime settimane, raccontate da ENZO FERRARA e da LOREDANA BELLONE, ex-sindaca di San Didero, un comune della Val Susa, intervistata da DANIELA BEZZI. E chi non sa dove andare è il Movimento 5 stelle, le cui ultime, incerte evoluzioni sono analizzate da CECILIA BIANCALANA. Ragioniamo ancora su ecologia e politica, con MARINO RUZZENENTI, che ha letto per noi un discutibile libro “per una tecnopolitica”, di cui è co-autore l’attuale ministro per la transizione ecologica, e GIULIANO BATTISTON, che ricorda un ambientalismo molto diverso, quello di Laura Conti, partigiana e pioniera dell’impegno ecologista in Italia. DARIO LANFRANCA ci offre un’analisi storica dell’autonomia regionale della Sicilia e del suo fallimento, preziosa in un tempo in cui, nonostante siano venuti a galla tutti i limiti del regionalismo nella sanità, le autonomie vanno di moda a destra e a sinistra.
Nella sezione “Pianeta”, ANDREA BOTTALICO ha continuato a seguire per noi la Ever Given, la nave incagliata per giorni nel Canale di Suez, la cui vicenda è importante per comprendere l’economia globale di oggi, mentre FRANCESCO BETRÒ ci spiega cosa è in gioco nelle elezioni politiche di queste settimane in vari paesi dell’America Latina e NICOLA VILLA racconta in maniera disincantata la grottesca controversia sulla “Superlega” dei ricchi e indebitati padroni del calcio europeo.
Per “Educazione e intervento sociale”, FULVIA ANTONELLI, MARCO BORRI, LUCA LAMBERTINI e SIMONE PICCININI hanno realizzato per noi una inchiesta necessaria sulla condizione di adolescenti e pre-adolescenti nel periodo del confinamento e della chiusura delle scuole. Parliamo di scuola, con MAURO BOARELLI, che analizza alcuni provvedimenti recenti legati, ancora una volta, alla inquietante pervasività della valutazione standardizzata, e con GABRIELE VITELLO, che spiega cosa è in gioco nel rapporto tra scuola e città, mentre si discute di tenere aperte le scuole d’estate. Finalmente qualcosa si muove all’università: a Genova è stato occupato il Dipartimento di Scienze per la formazione, come racconta GIACOMO D’ALESSANDRO, mentre a Pisa nell’università vuota un gruppo di STUDENTI E STUDENTESSE IN LOTTA hanno affisso alcuni manifesti molto sensati, che qui riprendiamo. Sulla disabilità riflette invece MATTEO SCHIANCHI, discutendo il documentario Crip Camp, uscito nel 2020 negli Stati Uniti.
Per “Poco di buono”, PAOLO LANARO ci regala un suo testo rap, mentre DAVIDE MINOTTI ci propone due poesie di DURS GRÜNBEIN. PAOLO BERTINETTI ha letto per noi una biografia di Graham Greene, agente segreto e scrittore. SIMONE CAPUTO ricorda per noi Milva, scomparsa poco prima del 25 aprile, mentre PAOLA SPLENDORE rievoca la figura di Lidia Curti, appassionata studiosa di letteratura e cultura inglese. Infine, ALBERTO PELLEGRINI ci introduce all’opera di FRÉDÉRIC COCHÉ, le cui acqueforti illustrano questo numero.
Le fotografie che aprono e chiudono la rivista sono di CAMILLO PASQUARELLI.