Descrizione
affliggere i confortati
Che “affliggere i confortati” è altrettanto urgente e morale che “confortare gli afflitti” lo diceva saggiamente don Tonino Bello. E apriamo questo fittissimo numero raccontando con Gianfranco Bettin come i nostri augusti potenti godano ad affliggere gli afflitti, perseguitando una nave che cerca di aiutare i migranti, prossimo in difficoltà. Giulia Veca, nuova collaboratrice e amica, racconta lo sgombero di un campo rom a Palermo; all’altro polo della penisola Oreste Pivetta parla della felice e ricca Milano e Franco Cossentino, interpellato da Luca Lambertini, della ricchezza emiliana e del “federalismo competitivo”. Andrea Griesi analizza il voto lucano ed Emanuele Grazzini descrive un Chianti di cui non si parla quasi mai. “Chi arriva, chi parte, chi sta” è la raccolta di alcuni interventi del seminario lametino dedicato dalla rivista a cosa accade nel Sud e coordinato da Galati, Gatto, Perrotta: l’analisi dei cambiamenti interni di Isaia Sales, delle nuove migrazioni dal sud di Enrico Pugliese, del divario economico Nord-Sud di Andrea Toma, degli scarsi movimenti di protesta di Dario Tuorto, dell’immigrazione e dei suoi effetti di Mimmo Perrotta, di chi resta e in particolare dei giovani di Marina Galati e di Tonino Perna, di un esempio di migrazione all’estero (Gran Bretagna) di Giuseppe D’Onofrio, della “questione culturale” legata alla “questione meridionale” di Marco Gatto, dei problemi della scuola di Vincenzo Schirripa, dell’auspicabile ritorno alle zone dell’“osso” dell’antropologo Vito Teti. I nostri scarsi lettori sono invitati a leggere le considerazioni di un gruppo di intellettuali-militanti come ce ne sono in giro troppo pochi. E continuando su altri temi urgenti, ecco Guido Crainz, storico di peso che riflette sull’Europa, le sue istituzioni, le sue contraddizioni; Pierre-Henri Castel, filosofo-sociologo francese dagli occhi aperti che parla del “male che arriva”, contro il beota ottimismo o l’indifferenza dei più; Alexander Clapp è uno studioso inglese che vive in Grecia e ci racconta Atene in un ampio saggio illuminante, la nota e brava economista inglese Mary Kaldor ci aiuta a capire qualcosa di più delle reazioni alla Brexit, mentre Bonaventure Soh Bejeng Ndikung intervistato da Maria Pace Ottieri parla di arte e di colonialismo. Per “Educazione e intervento sociale” Vittorio Giacopini introduce a un nostro prossimo dossier di omaggio a Christopher Lasch, il pensatore più acuto della mutazione nel mentre che andava esplodendo. Un nuovo e prezioso collaboratore, Vincenzo Scalia, ci aiuta a conoscere cosa accade nel mondo del disagio minorile, quello che incappa nelle leggi, composto in buona parte da giovani immigrati. Altri interventi seguiranno nei prossimi numeri. Roberto Landolfi torna sul nostro sistema sanitario. Roberto Viviani aggiorna su quanto accade a Roma nel lavoro con gli immigrati, partendo dell’esperienza del collettivo Baobab. Stefano Trasatti presenta l’esperienza degli empori solidali, novità da seguire. Passando alla cultura anzi all’arte, proponiamo le poesie surrealiste di un grande rivoluzionario delle arti, Luis Buñuel, nell’anniversario di Un chien andalou, e una lunga, attualissima, straordinaria intervista con Simone de Beauvoir che le venne fatta nel lontano 1977 per “Ombre rosse” da Dalia Valente e Anna Maria Verna, mentre Cristina Battocletti ricorda una formidabile donna regista, Agnès Varda, da poco scomparsa. Giacopini ha intervistato Uwe Timm, forse il miglior romanziere tedesco di oggi, che scava nella storia del suo paese e nelle contraddizioni di una cultura. Costantino Cossu recensisce un bel “noir” sardo di Giorgio Todde e Goffredo Fofi segnala l’incredibile recensione di Alberto Asor Rosa alle incredibili poesie di Eugenio Scalfari. Alessandro Jedlowski ci aggiorna sul cinema africano, in particolare etiope. Il successo francese di Giù la piazza non c’è nessuno di Dolores Prato ci ha suggerito di riprenderne l’inizio, facendole seguire dalle considerazioni di Emanuele Dattilo e dell’eroico traduttore francese, il nostro amico Jean-Paul Manganaro intervistato da Elena Frontaloni. Nella nostra rubrica di “Storie” pubblichiamo le bruttissime esperienze di donne africane delle “tratta” raccolte e analizzate da Maria Elena Godino. Ancora donne nei “Doveri dell’ospitalità”: Elena Poniatowska, un nome mitico nella letteratura messicana di oggi, ci racconta una sua grande connazionale, la tragica e magnifica pittrice Frida Kahlo. Di Messico parlano ancora le immagini dedicate a Frida da Fabian Negrin e alcune storiche vignette delle “calaveras” di José Guadalupe Posada.