Descrizione
Questo numero degli “Asini” si presenta con una nuova veste grafica, che dobbiamo alla generosità di Fausta Orecchio, compagna di strada della nostra rivista, e con delle nuove illustrazioni in apertura di sezione per le quali ringraziamo Fabian Negrin, collaboratore prezioso e sostenitore delle nostre iniziative. Degli “Asini” in parte nuovi, dunque, ma che continuano testardi e coerenti nelle proprie analisi e nelle proprie pratiche, pur tenendo a mente che, come diceva Groucho Marx, “troppa saggezza uccide”.
Le fotografie nelle prime e nelle ultime pagine sono un dono di Paolo Pellegrin – il cui lavoro è descritto brevemente da Alessandra Mauro – e ritraggono gli effetti dei disastrosi incendi australiani del 2019-2020.
In Apertura di questo numero, pubblichiamo l’ultimo articolo scritto da David Graeber, assieme a Andrej Grubačić, tradotto da Lorenzo Velotti: l’introduzione alla nuova edizione in lingua inglese, di Il mutuo appoggio di Pëtr Kropotkin: ricordiamo così due grandi intellettuali e attivisti anarchici, e con loro torniamo a ragionare su un tema, quello del mutualismo, oggi quanto mai necessario per ricostruire legami sociali e nuove forme di resistenza.
Guardando in casa nostra, Federica Resta legge l’ultimo libro di Luigi Manconi e Federica Graziani e riflette sugli eccessi di uno “stato penale” che sta sostituendo lo stato sociale, mentre Bruno Montesano e Francesco Portoghese analizzano i nuovi decreti sull’immigrazione, che purtroppo non cambiano direzione rispetto ai decreti Salvini, e Costantino Cossu chiama a una necessaria mobilitazione contro una nuova legge regionale che minaccia territorio e paesaggio in Sardegna.
L’ambiente è una delle nostre preoccupazioni principali e una delle questioni su cui è più urgente comprendere come intervenire. A questo dedichiamo un lungo dossier, aperto da Riccardo Mastini, che spiega come dovrebbe essere un “green new deal” equo ed efficace, e da Marino Ruzzenenti, che guarda ai ritardi del sindacato italiano sull’ecologia, ma ricorda che il legame tra movimenti ambientalisti e movimenti dei lavoratori è necessario. Chiara Mazzoleni analizza il disastro del consumo di suolo in Veneto, Giulio Agostini, a partire dalle mobilitazioni di Civitavecchia contro la centrale a carbone di Enel, ragiona sulla necessità della riconversione delle fonti energetiche, Roberto Rosso e Alberto Valleriani si focalizzano sulla bonifica dei siti inquinati, a partire dall’esperienza di lotta di Colleferro, mentre Edoardo Bortolotto, incontrato da Enzo Ferrara, ci informa sulle mobilitazioni e le indagini sulla contaminazione da Pfas a Vicenza, e Elena Piffero, dopo l’ennesima alluvione, nella bassa modenese, spiega come le amministrazioni locali dovrebbero lavorare per prevenire i disastri ambientali. Il dossier è chiuso da Amalia Rossi e da Matteo Gaspari, che smontano una recente campagna pubblicitaria con cui l’Eni cerca di ripulire la propria immagine. Che il capitalismo possa essere rispettoso dell’ambiente è un inganno, come argomenta Daniel Tanuro, in un libro la cui recensione di Alessandro Stoppoloni trovate sul nostro sito.
Intanto il Pianeta è scosso da numerose mobilitazioni, come quelle dei contadini in India, raccontata da Marina Forti, e dei cittadini tailandesi contro la dittatura, di cui ci parla Fabio Angiolillo, e da conflitti vecchi e nuovi, come quello tra Marocco e Algeria sul Sahara Occidentale (Caterina Roggero) e l’intervento repressivo del governo etiope nella regione del Tigray (Alessandro Triulzi), mentre sul sito pubblichiamo un’analisi della travagliata transizione statunitense (Alessandro Coppola) e un bilancio sui dieci anni di conflitti sociali dalla primavera tunisina del 2011 (Habib Ayeb).
Per Educazione e intervento sociale, contribuiamo alla riscoperta di bell hooks, intellettuale e attivista afroamericana, della quale Livia Apa ha letto per noi due libri meritoriamente pubblicati in italiano, mentre Gabriele Fichera scrive su Sciascia maestro di scuola, a cento anni dalla sua nascita.
Nella sezione Poco di buono ricordiamo Franco Loi, di cui scrive Oreste Pivetta, introducendo alcune sue poesie, e John Le Carré, grazie a Federico Varese e a una auto-intervista dello scrittore del 2008. Nel mezzo, Andrea Inzerillo legge la storia di Pietro Gori, scritta da Massimo Bucciantini, ed Emilio Varrà il fumetto di Diego Miedo su Napoli. Sul nostro sito, pubblichiamo le riflessioni di Emiliano Morreale sull’ultimo romanzo di Nicola Lagioia e di Andrea Cavalletti sull’ultimo saggio di Donatella Di Cesare.