Bando “Rammendiamo le inequalities” – Iniziativa per l’eradicamento della povertà dai minorenni poveri promossa da Fondazione Ca.Ri.Soldoni sulla metodologia Shape the Children
1. Premessa
“Guardando ai dati dell’indagine OCSE PISA sull’apprendimento dei minori, gli alunni che provengono da contesti maggiormente svantaggiati dal punto di vista socio-economico e culturale hanno più del triplo di probabilità di non raggiungere un livello di competenze minime in matematica e lettura, rispetto ai coetanei che provengono da famiglie più benestanti (per la matematica, 35% contro 9%; per la lettura 36% contro 12%). La disuguaglianza, in Italia, è così marcata che i minori che vivono in famiglie più svantaggiate hanno livelli di apprendimento, in media, tra i più bassi in Europa. Mentre i loro coetanei che vivono in famiglie con i livelli socio-economici e culturali più elevati, si trovano allo stesso livello degli studenti che vivono nei paesi top perfomers mondiali, quali Singapore e Giappone”.
Negli ultimi anni la più avanzata ricerca socio-antropologica ed economica in campo educativo ha fatto una scoperta che innova il campo delle scienze sociali e che potremmo paragonare, per rilevanza per l’umanità, solo a quella straordinaria dell’acqua calda.
Facendo emergere i nessi invisibili tra povertà delle famiglie e povertà dei loro figli, queste ricerche dimostrano empiricamente ad esempio che se non hai una casa e vivi in un centro di accoglienza per famiglie in situazione di “fragilità abitativa”, nel 100% dei casi i minori del nucleo famigliare non avranno a disposizione una stanza o comunque nemmeno un tavolo su cui fare i compiti. Le percentuali sono sconvolgenti e l’emergenza richiama in modo impellente all’urgenza di affrontare tale criticità: bisogna salvare i bambini e ridare a tutti il diritto di essere top performers.
2. Metodologia
Il presente bando per il rammendo delle inequalities è stato elaborato da 3,5 comitati scientifici sulla base di una metodologia scientifica innovativa e dirompente (path-breaking). A partire da una lunga serie di rilevazioni di dati mediante questionari somministrati alle famiglie nei luoghi dell’emergenza – tramite moduli online durante terremoti, bombardamenti, demolizione di alloggi popolari, tifoni tropicali – per estrapolare i numeri concreti della crisi, abbiamo sviluppato l’S.W.T (Studying Without Tables), un sofisticato indice di misurazione della povertà educativa – che si basa su un puntuale inventario di mobilio tecnicamente adatto allo studio nei luoghi di residenza secondo gli standard stabiliti da Fondazione Mondo Convenienza in collaborazione con IKEA – indice che ha guidato l’estensione del bando che segue.
La nostra iniziativa ha tenuto inoltre conto dei più recenti orientamenti in materia di welfare di peculiarità (a ciascuno la sua sfiga, lo stato sociale a chi lo merita), nonché delle voices dei ragazzi anche attraverso interviste non strutturate di tipo qualitativo svolte mentre gli prestavamo le monetine per prendere il cappuccino alla macchinetta della scuola. Dalle loro voci importanti indicazioni sulla direzione da intraprendere:
È importante riuscire ad andare in giro senza l’ansia di essere presi in giro. A volte a scuola gli altri ti prendono in giro e ci si sente isolati, come se ogni giorno sbagliassi qualcosa.
Servono i campetti e i cortili grandi per sfogarsi e non tenere l’energia dentro di sé.
Risulta evidente da queste interviste che più di due terzi dei bambini ed adolescenti interpellati definiscono importante o molto importante “andare bene a scuola” e “terminare gli studi”, ovvero la dimensione delle competenze cognitive e di problem solving (“apprendere per comprendere”) acquisite in larga misura, ma non esclusivamente, durante il percorso scolastico.
3. Obiettivi
L’obiettivo del Bando “Rammendiamo le inequalities – I top performers di tomorrow” è promuovere il pieno sviluppo dei talenti di bambine, bambini e adolescenti potenziali top performers oggi irrimediabilmente disgraziati.
Gli obiettivi specifici sono quelli di eradicare: la povertà educativa alimentare, la povertà educativa di genere, la povertà educativa digitale e la povertà educativa estiva (o balneare) o summer learning loss, attraverso un piano capillare di deportazione scolastica totale di ogni bambino e bambina lifelong (durante tutto il corso della vita) secondo un Progetto Pedagogico Serializzato (PPS). Parallelamente, Fondazione Ca.Ri.Soldoni realizzerà un “intervento di rigenerazione urbana ad alta densità educativa” negli stabili abbandonati (dalle scolaresche deportate, v. sopra) di alto valore immobiliare nei centri di alcune città di importante sviluppo turistico, in modo da rendere intersezionale l’intervento educativo con l’imprescindibile fine dello sviluppo economico ed edilizio.
4. Ambiti di intervento
Il bando ha come target i minori nella peggiore condizione di povertà educativa misurabile con l’S.W.T. (Studying Without Tables) index (par.1).
Il prolungato studio che ha condotto a questo bando, ha altresì evidenziato che chi rientra in questa categoria non solo non dispone dei complementi di arredo di base, ma ha anche la pelle grassa (un team svedese è al lavoro per misurare la correlazione tra povertà educativa e capitale sebaceo, e i primi risultati sono incoraggianti) e una calvizie incipiente nonostante la tenera età. Per questo tutti i progetti dovranno prevedere trasversalmente la diffusione di best practices di beauty routine. Oltre agli innegabili effetti di breve periodo, queste azioni trasversali generano alla lunga un impatto positivo nelle traiettorie di vita dei beneficiari, tanto maggiore quanto prima si interviene. Se la skincare si introduce tra 0 a 6 anni, si riduce di ⅔ il rischio di avere l’acne in adolescenza, aumentando in maniera esponenziale la possibilità di contrarre matrimonio con un buon partito e interrompere la trasmissione intergenerazionale della povertà.
La disseminazione delle buone pratiche dovrà avvenire contestualmente a quella degli arredi, con la premialità sopra descritta (par. 2) delle d.o.t.i. (doniamo oggetti tendenzialmente invenduti, cfr. par. 4).
Oltre all’intervento trasversale, i progetti possono operare nei seguenti ambiti:
- Contrasto alla genitorialità: punizione dei genitori inadeguati, secondo Progetti Pedagogici Serializzati (PPS). I PPS possono consistere in una presa in carico leggera (a titolo esemplificativo: ascolto collegiale di audiolibri di Recalco Danielara), o in misure più ostili per raddrizzare le condotte devianti (es.: allontanamento coatto, affamamento, gogna al cospetto della comunità educante).
- Potenziamento delle competenze socio-psico-motor-cross cognitive-e-non: trattasi delle cosiddette “competenze di base dei top performers”, quali la resilienza, la trasformatività, l’intraprenditorialità ma soprattutto la capacity to aspire (l’importante è correre sempre come lepri dietro alla carota).
- Contrasto alla povertà vegetale, ovvero la mancanza di piante di cui prendersi cura in casa.
- Contrasto alla povertà motoria, ovvero la mancanza di movimento armonioso e la misconoscenza delle posizioni del bon ton.
- Contrasto alla povertà imprenditoriale, ovvero il disinteresse per la creazione di start-up innovative e nuovi posti di lavoro.
5. Criteri di valutazione e premialità
Saranno premiate le iniziative che rinnegano l’importanza di interventi strutturali sulle politiche, poiché si sa:
1) ci mettono troppo tempo, il che è poco efficiente e anti-economico;
2) lederebbero il lavoro culturale di Ca.Ri.Soldoni nella diffusione del welfare di peculiarità (a ciascuno la sua sfiga, lo stato sociale a chi lo merita) e del cinismo attivo;
3) introdurrebbero un pericoloso sovvertimento dell’attuale ordine sociale – che è invece il migliore dei mondi possibili – e dell’ordine morale cross-religioso (Yahweh-Dio-Allah-Budda), in cui i bambini poveri e a rischio delinquenza entro i 6 anni rappresentano uno scarto ancora recuperabile nel circuito produttivo top performers (dopo i 6 anni sono fottuti, in quel caso consigliamo il Decreto Caivano).
Saranno altresì valutate positivamente le iniziative sustainability-oriented (cioè che non ci chiederanno soldi attraverso altri bandi). Per garantire una prospettiva di sostenibilità si raccomanda la collaborazione con il mondo del privato for profit per l’employability dei minori disgraziati e per la sperimentazione delle innovative formule di collaborazione di cui Shape the Children è patrocinatrice, come il sistema delle d.o.t.i. (doniamo oggetti tendenzialmente invenduti), che permette di regalare a un bambino povero un tavolo, un comodino, una mensola o comunque un piano che rispetti i sopracitati (par. 1) standard IKEA, su cui scrivere una lettera di ringraziamento ai benefattori, o appoggiare la testa per sognare un futuro da top performer.
Ne è un esempio la storia di Federico, beneficiario di una dote per seguire le lezioni scolastiche e i laboratori di cucina nell’istituto alberghiero che frequenta.
“Mi sono sentito per la prima volta parte della classe e non un macellaio a causa di un vecchio camice che la mamma aveva riadattato come meglio poteva”, ha raccontato il ragazzo al nostro staff.
6. Valutazione di impatto
L’ambiziosa prospettiva del bando è redimere, per il 63-67%, l’anima e il corpo dei top performers di tomorrow e delle loro famiglie, per cui i progetti saranno sottoposti a una severa e costante, ma anche bonaria e intermittente, valutazione di impatto capitale (VIC).
La VIC è una metodologia sperimentale sviluppata al MIT di Boston da un team altamente interdisciplinare di economisti aziendali, economisti finanziari ed economisti specializzati in finanza pubblica ed è finalizzata a testare il grado di accettazione dell’ordine sociale nei s-oggetti di intervento.
Amore per il duro lavoro mal retribuito, gratitudine verso i propri sfruttatori, costruzione di piani personalizzati per il successo imprenditoriale, presa di distanza dagli ambienti e dagli affetti d’origine, adozione del linguaggio dei progetti pedagogici serializzati (PPS) e desiderio incondizionato di mostrare buona volontà ai propri educatori saranno monitorati nel corso del progetto, al suo termine e life-long per tutta la vita dei giovani, con lo scopo di isolare l’effetto netto dei progetti sul raggiungimento dei risultati.
L’avanzamento scientifico che il programma si propone rende necessaria la realizzazione di un piano di monitoraggio sperimentale e dunque la costruzione di un gruppo di controllo, ovvero un gruppo di piccoli minori disgraziati (PMD) che verranno life-long abbandonati alle cure delle loro inadatte famiglie per poter confrontare il loro percorso con quello dei destinatari del programma Shape the children. Per loro niente tavoli, niente skincare, niente d.o.t.i., niente di niente, solo cruda vita tra le macerie del capitale (sociale, umano e sebaceo).
È stato infine individuato un set di indicatori per la rilevazione delle competenze acquisite durante tutte le più disparate attività proposte e un set di prove a cui sottoporre i bambini poveri dopo la cura Shape the children, sperando in una loro mutazione antropologica di tipo pavloviano:
- Rilevazione competenze logico-matematiche: Sudoku.
- Rilevazione competenze linguistiche: Taboo.
- Rilevazione competenze motricità fine: creare la catenella più lunga avendo a disposizione un foglio, una colla e un paio di forbici.
- Rilevazione competenze artistiche: disegno dal vero, il più dettagliato possibile.
- Rilevazione competenze visuo-spaziali e di memoria: cercare di ricordare il numero maggiore di oggetti precedentemente mostrati e scriverli correttamente su un foglio.
- Rilevazione competenze economico-finanziarie: Monopoli.
7. Raccomandazioni finali
Gli enti partecipanti sono tenuti a rispettare le indicazioni generali e specifiche del bando, ma potrebbero anche scoprire che il finanziamento sarà erogato a progetti che non le rispettano, ovvero le contraddicono, ovvero le rispettano e le contraddicono allo stesso tempo.
Non va infatti mai dimenticato che i soldi di Fondazione Ca.Ri.Soldoni, debitamente regalati dalle istituzioni pubbliche attraverso un semplice ma sempre efficace credito di imposta, non sono più soldi pubblici amministrati per fare le politiche sociali secondo discussione pubblica ma sono proprio di Fondazione Ca.Ri.Soldoni e dunque Fondazione Ca.Ri.Soldoni ha il potere di spenderli come le pare e piace, checchè ne dicano le ricerche scientifiche basate sull’evidenza che abbiamo finanziato. È del resto del tutto legittimo che anziché pagare le tasse, le fondazioni acquisiscano il potere di fare politiche pubbliche al posto dello Stato. È il filantrocapitalismo, baby!
Se avete letto tutto vi sarete accorti. Abbiamo fatto gli asini. Molti “pezzi” del nostro bando immaginario sono tratti da veri report e dai costrutti più in voga nel mondo dei bandi che finanziano progetti in campo educativo. A voi indovinare cosa è vero e cosa è falso.