Queste sono solo alcune delle frasi più comuni che si possono raccogliere a Tunisi parlando nei bar e nei caffè. I sentimenti più diffusi sembrano essere frustrazione, rassegnazione, delusione, sfiducia.
Un cimitero in Tunisia
A Zarzis, in Tunisia, a pochi chilometri dalla Libia, c’è un cimitero. Se così lo si può chiamare. È un cimitero di cui, se solo si trovassero tutti i possibili candidati ad abitarlo, si parlerebbe moltissimo. Se ne discuterebbe ovunque perché non ci sarebbe già più spazio per tenere i corpi di tutti quelli che gli sono destinati.
Tunisi, un pugno di mosche
di Taddeo Mecozzi “Servirebbe un’altra rivoluzione”. “La vita di tutti i giorni era meglio prima della rivoluzione”. “Abbiamo guadagnato maggior libertà di parola, a volte nemmeno quella”. “Ci hanno rubato la Rivoluzione”. “Prima nessuno attraversava col rosso, ora la libertà è poter fare ciò che si vuole”. “Prima rubava una famiglia sola. Oggi sono tutti […]
A Lavagna un ragazzo si è ucciso
Sulla morte suicida di un ragazzino scoperto a fumare e possedere erba dalle forze dell’ordine ci sarebbe da dire tutto e il contrario di tutto. Ci sarebbe da parlare ancora della legalizzazione dell’uso delle droghe leggere, dell’ipocrisia di una società che da un lato tollera chi va in televisione a raccontare di aver fumato erba nella propria vita e dall’altro punisce con il marchio infame del reato il possesso e lo spaccio.
Da Chios a Hebron. Storie di segregazioni
In una città può capitare che, su di una collina, appena un quartiere della città, vivano venticinque famiglie di bianchi, ricchi e finanziati, che godono di ogni agio moderno, hanno strade esclusive su cui spostarsi e un esercito di qualche migliaio di militari a proteggerli tutt’intorno alla città.
Niente da perdere
Qualche soldo per affrontare la settimana, questo gli era rimasto di una giornata di lavoro.
Di padre in figlio
Ancora niente. Era tardi. Non si era nemmeno sciacquato la faccia e aveva ancora il cerchio alla testa per la notte in giro, quando si mise a controllare la posta. Nessuno aveva risposto.
Genova, stranieri tra i vicoli
Se vi guardate intorno e domandate a chi vi circonda se conosce Genova il più delle persone si accorgerà di non saperne nulla, o quasi, e, probabilmente, di non esserci mai stato se non passandoci per prendere un traghetto o per visitare in giornata il suo acquario.
Save the children, un’azienda
I dialogatori, così li chiamano internamente all’azienda, in tanti di noi li conoscono. Si tratta di giovani e volenterosi ragazzi che, appostati in molti angoli delle nostre città, muniti di una vistosa pettorina colorata, di una penna e di un contratto precompilato che aspetta la vostra firma vi chiedono, prima se avete un minuto, poi […]
Morire per un Iphone. Il capitalismo del XXI secolo
Nel momento in cui nessuno sembra più poter sopravvivere senza un telefono intelligente (smartphone) tra le mani, Jacabook pubblica, nella collana Attualità internazionale, un’approfondita inchiesta giornalistica sulle condizioni di vita e di lavoro di milioni di operai e operaie cinesi (1milione e 400mila, per la precisione) al lavoro nella Foxconn, la principale impresa appaltatrice della Apple.