Nemico Vero
Ericailcane è Leonardo. “Nasce tra Alpi ed Appennini, non ha un volto, ma ha occhi e mani, vede e disegna. È il cibo di ogni giorno rimasticato e mal digerito. È un collage d’altri mondi e tempi. Parla d’incubi come fossero sogni, parla di animali come fossero uomini, dice che gli uomini altro non sono che animali”. Attivo a Bologna, ha realizzato numerosi interventi di street art tra Europa, Medio Oriente e America Latina insieme a tanti altri artisti tra i quali Blu, Bastardilla, Dem, Hitnes, Infinite.
Writer, disegnatore e oltre, a mezza strada tra Bosch e il “mondo di Quark”, tra Goya e punk, fa video creati con le tecniche di animazione tradizionali e software anticonvenzionali. Quando aveva 5 anni disegna.
Da grande, a metà del cammin della sua vita, ripesca quei disegni di Leonardo.
Suo padre dice: “Le tue immagini vengono fuori dalle escursioni in montagna, dalle osservazioni e dagli insegnamenti di tuo padre naturalista-pittore, dai cartoni animati, dall’amicizia con Tom e con altri cani dalla razza e carattere più disparati, dalle tue collezioni di conchiglie marine, di farfalle e di insetti di ogni genere, dall’allevamento casalingo di rane, salamandre e tritoni, partendo dalle nude uova, dai risultati altalenanti, dai conigli con criniera di leone (…)”.
Ericailcane decide di mettersi in dialogo con il bambino Leonardo che fu, che è, e ridisegna i suoi disegni, con la maestria dell’oggi conservando quell’immaginazione che aveva, che ha.
Realizza così nel 2010 il libro Potente di fuoco. Ma i disegni di Leonardo non sono finiti e il bisogno di tornare a quel bambino delle rane strane nemmeno. Nel 2023 esce Nemico vero, è sempre un dialogo fra il bambino e l’artista di oggi. Ci sono dentro animali e mostri acquatici, anzi acquitrinici, rane pirata e rane pugili, topi contro pesci meccanici, cornacchie steampunk che distribuiscono soldi, vicino a galline con la collana di perle, a fantocci umani acclamanti, richiusi però in spire di serpente.
Sono tratti da Nemico vero l’ottavo che presentiamo e la copertina di questo numero della rivista.
Il personale Bestiario di Ericailcane ci illustra un mondo in mutazione, per niente rassicurante, che ha dentro di sé l’orrore e la paura delle favole.