Mappe immaginarie. Per una didattica della geografia
di Marcello Benfante “In fondo, sia l’attore che il geografo hanno a che fare con delle tavole: per il primo, sono quelle del palcoscenico, per il secondo quelle che noi chiamiamo carte, ma che si chiamavano tavole fino all’Ottocento. L’unica differenza è che l’attore le calpesta con i piedi e perciò le sottomette, il geografo le […]
25 Febbraio 2016
di Marcello Benfante “In fondo, sia l’attore che il geografo hanno a che fare con delle tavole: per il primo, sono quelle del palcoscenico, per il secondo quelle che noi chiamiamo carte, ma che si chiamavano tavole fino all’Ottocento. L’unica differenza è che l’attore le calpesta con i piedi e perciò le sottomette, il geografo le […]