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Le cose cambieranno, signori del pianeta

disegno di Armin Greder tratto da "Noi e loro" (Else edizioni 2019)
30 Ottobre 2019
Greta Thunberg

(disegno di Armin Greder tratto da Noi e loro, Else edizioni 2019)

Così Greta Thunberg, 16 anni, militante ecologista, ha parlato ai leader mondiali durante il Summit sul clima delle Nazioni Unite tenuto a New York lunedì 23 settembre:

È questo il mio messaggio: vi terremo gli occhi puntati addosso.

È tutto sbagliato. Io non dovrei trovarmi qui, ma a scuola, all’altro capo dell’oceano. Eppure, chiedete ai giovani di sperare. Come osate!

Con le vostre vuote parole mi avete rubato i sogni e l’infanzia. So bene di far parte dei privilegiati. Le persone soffrono, muoiono, interi ecosistemi crollano. Siamo all’inizio di un’estinzione di massa e voi non sapete fare altro che parlare di soldi e di favole di continua crescita economica. Come osate!

Sono più di trenta anni che la scienza è stata molto chiara, ma voi continuate a guardare altrove, e venite qui a dirci che state facendo abbastanza quando non c’è alcun segno di politiche e soluzioni assolutamente necessarie.

Dite che ci ascoltate e capite l’urgenza, ma per quanto mi arrabbi e mi deprima, non riesco a credere alle vostre parole. Perché se è vero che capite la situazione e continuate a non far niente, allora sareste l’incarnazione del male e mi rifiuto di crederlo.

L’idea corrente di dimezzare le emissioni in dieci anni ci dà solo il 50% della possibilità di restare al di sotto di 1,5 gradi centigradi, con il rischio di innescare una reazione a catena irreversibile, fuori dal controllo degli uomini.

Il cinquanta per cento è forse accettabile ai vostri occhi, ma i vostri numeri non includono i momenti di crisi, la maggior parte dei cicli di retroazione, il riscaldamento ulteriore nascosto dall’inquinamento tossico dell’aria, né le questioni di equità e giustizia climatica. Inoltre, fanno affidamento ai miliardi di tonnellate di CO2 che la mia generazione dovrà estrarre dall’aria con tecnologie ancora inesistenti.

Dunque non possiamo accettare un rischio del 50%, perché saremo noi a dovere convivere con le conseguenze.

Secondo le migliori previsioni fornite dalla commissione intergovernativa sul cambiamento climatico, per avere il 67 % di possibilità di restare al di sotto di 1,5° di aumento del riscaldamento globale, il mondo avrebbe dovuto emettere 420 gigatoni di CO2 entro il primo gennaio 2018. Quella cifra è oggi ancora sotto i 350 gigatoni.

Come avete ancora il coraggio di fingere che questo possa risolversi senza cambiare niente e ricorrendo solo a qualche soluzione tecnica?

Con il livello attuale di emissioni, il totale restante di CO2 sarà tra 8 anni e mezzo del tutto scomparso.

Il motivo per cui oggi qui non sono stati presentati progetti o soluzioni coerenti con queste cifre, è che queste sono troppo sgradevoli, e voi non siete in grado di dirci come stanno veramente le cose.

Ci state ingannando, ma i giovani hanno cominciato a capire il vostro tradimento. Le generazioni future hanno gli occhi puntati su di voi. E se decidete di ingannarci, vi dico: Non vi perdoneremo mai. Non vi permetteremo di farla franca. È qui, proprio ora, che diciamo basta. Il mondo si sta svegliando. Che lo vogliate o no, le cose cambieranno.

Grazie.

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