Gli Asini - Rivista

Educazione e intervento sociale

  • Chi siamo
  • Rivista
  • Abbonamenti
  • Chi siamo
  • Rivista
  • Abbonamenti

Gli asini 68 | ottobre 2019 versione in pdf (cartaceo esaurito)

6.00€

Categoria: Rivista
  • Descrizione

Descrizione

l’amaro ti sia caro

“È tempo di bilanci”, dice Valentina Calderone, e si chiede come operare per “un movimento di riparazione del reale”. A cominciare, dice Erasmo Palazzotto al nostro Andrea Inzerillo, dai salvataggi in mare, mentre Alessandra Ballerini, che di queste cose ne sa più di tanti, denuncia l’ignobiltà di tanti nostri connazionali, a Lampedusa e oltre, ed Eleonora Costantini e Domenico Chirico affrontano in modi speculari il mondo e i problemi degli “operatori umanitari”… Rinaldo Gianola si chiede cosa può cambiare con la caduta annunciata (duratura?) di Salvini e il fragile accordo tra due mediocri entità politiche come i 5stelle e il Pd. Nicola Villa prende a modello dell’abiezione nazionale la trasmissione di Radio 24 “La zanzara” e Oreste Pivetta evoca una “Zanzara” di ieri, altrimenti degna. Marino Ruzzenenti ci riporta a esempi alti di intervento nella società ricordando Giorgio Nebbia, maestro sul fronte della salvezza della natura e del nostro futuro. Parliamo di Europa, ricordando con un grande germanista, Gian Enrico Rusconi, la caduta del muro di Berlino, e riproponendo le considerazioni fatte allora da una grande scrittrice che operava nella Ddr, Christa Wolf. Continua intanto la nostra rassegna su cosa accade in Asia, che organizza per noi Giuliano Battiston: Marina Forti ragiona sul “colpo di mano indiano nel Kashmir”; Clementina Udine sulla storia della sinistra comunista in India, in un quadro attuale; Andrea Pira sulle nuove iniziative commerciali e finanziarie che riguardano quel continente e anche il nostro; Ilaria Maria Sala sulla battaglia di Hong Kong per indipendenza e democrazia; Emanuele Giordana sull’iniziativa cinese nel Sud-Est asiatico e le nuove forme di colonialismo; Andrea Passeri ci aiuta a capire chi sono i Rohingya del Myanmar (già Birmania), mentre Pio D’Emilia ha visto coi suoi occhi la realtà del lager di Kutupalong, e la condizione, lì e altrove, dell’infanzia rohingya. Kao Kalia Yang, approdata da anni negli Usa, racconta la sua storia e ci dice chi sono i Hmong del Laos, la sua gente. Di Lorenzo Maccotta, grazie agli amici della Contrasto, mostriamo i ritratti di bambini e giovani della Corea del Sud, ultime generazioni non diverse dalle nostre e da altre dei luoghi meno sconvolti del pianeta. Sara Honegger – aprendo la sezione della rivista che tratta di “educazione e intervento sociale” – si è appassionata, come noi tutti, alla lettura del saggio (fortemente narrativo) di Luciano Mecacci sulle masse di bambini randagi nella Russia sovietica, dopo guerra civile e carestie, i “besprizornye”, una storia che si ripete… È un libro che i nostri lettori devono assolutamente scoprire. Torniamo all’Italia e all’oggi, parlando di infanzia e di scuola, di allievi genitori e insegnanti con Franco Lorenzoni, Gianluca D’Errico e Federica Lucchesini, che scrivono a partire dalle contraddizioni degli educatori, nei giorni in cui insegnanti e studenti tornano a scuola mentre Simone Caputo ci aiuta a capire il mondo non ambiguo dei videogiochi, che non riguarda solo bambini e adolescenti e Stefano Laffi parla delle ultime generazioni e delle contraddizioni in cui debbono crescere. Ci torneremo nei prossimi numeri. Per “Poco di buono” proponiamo le poesie, purtroppo non sempre note, di Rocco Scotellaro, in occasione dello splendido super-Oscar che ne raccoglie tutta l’opera, e con un poesia tutta d’oggi del nostro caro Francesco Giusti. Maria Nadotti ricorda la grande Toni Morrison e Paolo Bertinetti la grande Agnes Heller, esemplari figure femminili del Novecento, negli Usa e nell’Europa dell’Est. Marco Gatto torna a Scotellaro per dire il valore esemplare della sua poesia. Pietro Marcello e Maurizio Braucci rispondono a Villa sul loro Martin Eden, Inzerillo recensisce il magnifico film di Franco Maresco (con la grande Battaglia) e Paolo Mereghetti parla dell’altro grande film di Venezia, quello di Polanski sul caso Dreyfus (in francese J’accuse, in italiano, stupidamente, L’ufficiale e la spia). Ancora Caputo commemora Joao Gilberto, il fantastico “re della bossa nova” brasiliano. Nicola Borghesi ci racconta dal di dentro la storia di un giovane e ardito gruppo teatrale bolognese, Kepler-452, mentre Francesco Torchia affronta con un vero e proprio saggio il grandissimo uomo di teatro Jerzy Grotowski a vent’anni dalla morte. Ancora Gatto parla di due ambiziosi e preziosi recenti saggi su Napoli. In “Storie”, accogliamo un breve “romanzo di formazione”, di Agostino Ferrente, il regista di Selfie. Infine, per “I doveri”, riproponiamo le “dichiarazioni” di Samuel Beckett, che mise insieme Franco Quadri quando scomparve trent’anni fa un altro eccezionale protagonista della cultura del ’900. Rileggendo quest’indice ci si sorprende, ancora una volta, della vitalità e necessità del nostro lavoro dentro anni di preoccupante mediocrità dei nostri accademici e giornalisti. Ci dispiace dirlo, molto.

Prodotti correlati

  • Rivista 101 | Luglio 2022

    10.00€
    Acquista
  • Gli asini – nuova serie · 106 · gennaio-febbraio 2023

    13.00€
    Acquista
  • Gli asini 77 | luglio 2020

    12.00€
    Acquista
  • Rivista 102-103 | Agosto-Settembre 2022

    15.00€
    Acquista

info@gliasini.it

Centro di Documentazione di Pistoia

p.iva 01271720474 | codice destinatario KRRH6B9

Privacy Policy – Cookie Policy - Powered by botiq.it