Marzo – 49|2018 Macerata il giorno dopo: fuga dalla responsabilità Mauro Boarelli I partiti e l’eclisse del Sud Isaia Sales I morti e i vivi. Il filo rosso che lega tante cose Sandro Triulzi “Noi e loro”? Come sono cambiate le migrazioni Mimmo Perrotta No Tav. Lo sguardo lungo della Val di Susa Enzo Ferrara Un rito ambiguo, il giorno della memoria Erminio Ferrari Consuntivo di una pessima legislatura Luigi Ferrajoli Fare politica. L’esempio Manconi Gianfranco Bettin Crisi ecologica e crisi della politica Marino Ruzzenenti Mia unica patria, la lingua Aslı ErdoğanÖvgü Pınar Scoprire il Canada: Il “migliore dei mondi possibili”? Lucio Castracani Afghanistan una guerra troppo lunga Giuliano Battiston Donne: il #MeToo americano. E noi italiane Maria Nadotti Delinquenza giovanile: quella baby gang che ho nel cervello giovanni Il sociale che non pensa Goffredo Fofi Poesie dal Veneto Francesco GiustiLuciano CecchinelPaolo Lanaro Stig Dagerman nel mondo dei vinti Nicola Villa Carlo Cecchi, il teatro, il suo doppio Goffredo Fofi Ebeti e contenti, il Teatro Sotterraneo in Overload Rodolfo Sacchettini Simon Reynolds e i miti del glam rock Simone Caputo I film da Oscar, quindi brutti Paolo Mereghetti “Avevo vent’anni…”: Paul Nizan e i giovani d’oggi Sara Honegger Maurice Sendak, il ritorno dei mostri Nadia Terranova Come sopravvivere a Rio de Janeiro Giuseppe Orlandini Delitto a Scandicci Stefano Massini Israele, un disastro che incombe Bruno Segre