Tutti si rendono ormai conto della crisi irreversibile di un sistema, della fine di un mondo, della mutazione radicale conseguita alla svolta degli anni ottanta.
La mafia, una violenza piena di futuro
Esiste una continuità di pensiero tra alcuni grandi personaggi della cultura siciliana, tra i quali anche Sciascia: chi vuole capire la mafia fuori dalla Sicilia non è il benvenuto.
Torchio: il mondo è una prigione
La voce che narra è quella di un ergastolano, un fine-pena-mai, e arriva da una cella di isolamento dimenticata, lontana quasi nel futuro, e ripercorre la sua vita, vissuta prevalentemente in cattività, dai motivi dell’incarcerazione (il sequestro di una donna ricca) alla permanenza in un carcere di estrema sicurezza sull’Isola, fino all’omicidio quasi gratuito di una guardia.
Una minoranza virtuosa, i Valdesi
I valdesi sono una piccola comunità, lillipuziana rispetto ai grandi numeri del nostro paese, dell’Europa e del mondo, un piccolo corpo con due anime, una medievale e una moderna, due anime distinte che hanno entrambe la loro ragion d’essere, assai diverse tra loro ma unite da un elemento comune che spiega come mai esse coesistano in questo piccolo corpo.
Difesa del calcio
Il calcio è in crisi. La sua crisi morale sembra irreversibile, così in alto, così in basso.
Le nostre copertine
Non avendo fatto niente per l’interno di questa rivista dal numero 6 in poi, ho pensato che fosse giunto il momento di scrivere qualcosa su quello che è accaduto sul suo esterno.
L’anarchismo buddhista
Il buddhismo sostiene che l’universo e tutte le creature che lo abitano sono in uno stato intrinseco di saggezza, amore e compassione totale, agiscono naturalmente e in reciproca interdipendenza
L’eclissi della donna
(…) Mi è sempre sembrato che la sfida che le donne affrontano nel mondo moderno sia qualcosa di più profondo della lotta per i diritti politici o economici.
Ragazze
“Le dispiacerebbe? Stanza 43, una classe mista. Siamo arrivati a questo punto del programma…”. Cosa importa a che punto sono arrivati? Non so niente – ho la bocca secca – le mie ginocchia tremano.
A Summerhill. Scuola antiautoritaria
Ritengo che lo scopo della vita sia la felicità, ed essere felici significa provare interesse per qualcosa.
Cosa significa utopico
Paul Goodman ha risposto ad alcune domande che gli hanno posto Roger Barnard, Bob Overy e Colin Ward.
Storia di una rivista
Complimenti per il vostro anniversario! Mi è stato detto, ma non so se sia vero, che “De AS” sia stata modellata sulla rivista “Anarchy”, che ho diretto dal 1961 al 1970; per questo mi è stato chiesto di parlare dell’influenza che Anarchy ha avuto all’interno e all’esterno del movimento anarchico.
Dagli anni sessanta
Di tanto in tanto torniamo a rivolgerci a Colin Ward (Londra, 1924 – Ipswich, 2010), ad attingere al suo vasto e generoso lavoro e a rendere omaggio alla sua figura di pensatore e attivista anarchico, autodidatta, studioso poliedrico, urbanista, educatore, osservatore partecipe e aperto delle vicende del suo tempo.
Carlo Cassola, una vita
A trent’anni dalla sua morte, Cassola (1917-1987) mantiene una buona presenza in libreria, in quella collana tascabile degli Oscar Mondadori, che nel 1965 rivoluzionò il nostro mercato librario, e di cui proprio La ragazza di Bube fu il primo titolo italiano, subito dopo l’inaugurale Addio alle armi di Hemingway.
Non dimenticare Jerry Lewis
A ricordare oggi, in mortem, la grandezza di Jerry Lewis come regista si rischia di stupire più di un lettore.
Napoli in teatro
Se ne sono viste delle belle. In tutti i sensi: la scorsa stagione è stata una esplosione di eventi a dir poco strani per uno spettatore non professionista come me, che va a teatro quando (di rado) lo invitano o quando (più spesso) intravvede qualcosa che può incuriosirlo.
Vladimir Makanin nell’underground
È morto ottantenne poche settimane fa a Mosca un grande scrittore, Vladimir Makanin, autore di molti romanzi editi a suo tempo in Italia da e/o e di un’opera ampia, quasi 600 pagine in grande formato, tradotta da Sergio Rapetti, Underground.
Troppi Libri. Tutti (o quasi) brutti
Il panorama vede innanzitutto una folla di editori, 2315, che pubblicano più o meno 30mila nuovi titoli all’anno e cioè 82 al giorno.
2010-2020: Alcuni dati
Nel 2016, rispetto al 2010, si sono venduti 17,4 milioni di libri in meno, con una perdita a copie del 17,6%.
Fatti e misfatti dell’editoria italiana
“La democrazia non fa soltanto penetrare il gusto delle lettere nelle classi industriali, ma introduce lo spirito industriale nella letteratura.”
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